Amalfi è una delle città più rinomate e più conosciute di tutta la Campania. La città dà infatti il nome all'omonima costiera amalfitana.
La fondazione viene fatta risalire ai Romani (il suo stemma reca la scritta Descendit ex patribus romanorum) anche se diviene importante nel XI secolo come Repubblica marinara in lotta con Pisa, Venezia e Genova per il controllo del Mediterraneo. Il Codice Marittimo di Amalfi, meglio noto col nome di Tavole Amalfitane, ebbe una grande influenza fino al XVII secolo. Amalfi raggiunse quindi il proprio massimo splendore nell'undicesimo secolo, dopodiché iniziò una rapida decadenza: nel 1131 fu conquistata dai Normanni e nel 1135 e 1137 saccheggiata dai pisani. Nel 1343, poi, una tempesta con conseguente maremoto distrusse gran parte della città. Il più celebre monumento di Amalfi è certamente il Duomo in stile arabo-siciliano e dedicato al Santo patrono Andrea. La sua costruzione fu iniziata nell'XI secolo e completata con molte aggiunte successive. Si contraddistingue per l'imponente facciata, i portali in bronzo realizzati nel 1066 a Costantinopoli, per il bellissimo Chiostro del Paradiso e per la famosa scalinata. Per tradizione, ogni anno un equipaggio di vogatori amalfitani partecipa alla
Regata delle Repubbliche marinare sfidando armi delle tre omologhe città. Anche se non è storicamente provato, la bussola sarebbe stata inventata dall'amalfitano Flavio Gioia e pare che proprio i navigatori amalfitani siano stati i primi ad usarla. Particolarmente fiorente nella storia della città, e tuttora viva, è l'industria cartaria, legata alla produzione della pregiata carta di Amalfi.